DOMENICA 7 NOVEMBRE 2021
Alla Festa di Sant’Uberto sono legate tradizioni e antichi rituali propri della Venaria.
La nascita della Reggia di Venaria e della città, oltreché il loro toponimo, si devono alla pratica venatoria che si svolgeva da parte della corte sabauda nel territorio, un tempo denominato di Altessano Superiore, fin dal XVII secolo e che comportava frequenti cerimonie e rituali legati a Sant’Uberto.
I festeggiamenti della Venaria Reale per Sant’Uberto ancora oggi culminano con la Messa dedicata al Santo che si celebra nell’omonima Cappella della Reggia alle ore 11.15, con suggestivi accompagnamenti musicali dell’Equipaggio della Regia Venaria (corni da caccia), Reale scuderia (ottoni e timpani) e organo.
Segue, dalle 12 alle 12.30, un breve concerto in chiesa.
La Festa di Sant’Uberto è legata alla fondazione della città di Venaria Reale e della Reggia. Qui dal 1669 si trovavano le reliquie di Sant’Uberto Martire (ora alla Palazzina di Caccia di Stupinigi), dono di papa Clemente IX, Giulio Rospigliosi.
La festa era celebrata alla Reggia, come narrano Amedeo di Castellamonte nella sua opera La Venaria Reale, Palazzo di Piacere e di Caccia ed il Theatrum Sabaudiae.
La festa era celebrata alla Reggia, come narrano Amedeo di Castellamonte nella sua opera La Venaria Reale, Palazzo di Piacere e di Caccia ed il Theatrum Sabaudiae.
Sant’Uberto, primo vescovo di Liegi, era venerato quale protettore di uomini e animali dalla rabbia silvestre, e quindi anche come patrono dei cacciatori: alla sua figura sono riferite tradizioni e antichi rituali propri della Venaria.
Ideazione e organizzazione dell’Accademia di Sant’Uberto
in occasione della festa di Sant’Uberto vi proponiamo una speciale visita guidata al piano nobile della reggia durante la quale parleremo in particolare del cerimoniale di corte legato alla battuta di caccia.
info e prenotazioni 3339629940
info@viaggoacorte.it
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